Non siamo ancora del tutto preparati all'invasione di una Cina piena di ricchezza e cultura, capace di rinnovarsi a una velocità supersonica per noi europei e uno spettacolo a serata unica al Teatro Manzoni di Milano, lunedì 10 marzo alle 21, si preannuncia assolutamente imperdibile.
Per la prima volta vedremo uno spettacolo che ci mostrerà la nuova danza contemporanea cinese attraverso il Jin Xing Dance Theatre, che presenterà "Shanghai Tango", uno spettacolo offerto da Aperitivo in Concerto e che ne conclude la stagione 2007/2008.
Jin Xing, danzatrice e coreografa fra le più celebri, fondatrice del primo ensemble di danza contemporanea di Pechino, il Beijing Modern Dance Company, viene per la prima volta a Milano. Jin Xing, che significa Stella d'Oro, vive e lavora a Shanghai dal 2000, dove ha creato la compagnia che porta il suo nome.
Non ci sono solo le più importanti onorificenze della Repubblica Popolare Cinese, destinate a onorare la sua attività artistica e l'eccellente carriera internazionale, ma anche il primo, clamoroso cambiamento di sesso ufficialmente riconosciuto in un Paese dittatoriale che ha visto un ex colonnello dell'esercito trasformarsi in una diva della danza.
Jin Xing ha raccontato la sua storia in un libro, "Volevo diventare ballerina", edito in Italia da Sonzogno e riportato in un documentario francese, 'Lo strano destino del colonnello Jin Xing'. Da primo colonnello dell'esercito popolare di liberazione a prima stella della danza cinese. Nato in Manciuria nel 1967 da una famiglia di origine coreana, fin da piccolo si sentiva intrappolato nel corpo sbagliato e la scelta dell'esercito fu l'unico modo per frequentare gratuitamente corsi di studi artistici.
Oggi non è solo una bella donna ma una grande ballerina. Ha vinto una borsa di studio a New York e si è fatto strada. Dopo pochi anni di duro lavoro ha vinto il premio come Miglior Coreografo presso l'American Dance Festival. La svolta per il cambio di sesso definitivo avviene dopo qualche anno ancora, di ritorno in Cina, dove una professoressa di danza e canto lo porta all'intervento, a 28 anni. Per mesi, a seguito dell'operazione, restò paralizzato per un blocco della circolazione sanguigna.
Ma ce l'ha fatta e a Milano viene con altri 15 ballerini in scena che mixano un tango, ispirato da un racconto popolare cinese, a lampi della Shanghai d'oggi, in una coreografia moderna e affascinante, dalla tecnica straordinaria.
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